Il comune

L’odierno Municipio è, in realtà, l’antica Chiesa Matrice edificata dai primi profughi albanesi per volontà del vescovo Tomacelli nel 1500.

Come risulta dai documenti dell’epoca, pare che la chiesa fosse dedicata a San Gennaro poiché il vescovo era napoletano e quindi molto devoto al santo;ciò e avvalorato anche dalla  statua, di Scuola Napoletana dell’1700, di San Gennaro presente ancora oggi all’interno dell’attuale chiesa parrocchiale. La chiesa di San Gennaro fu abbandonata quando venne costruita la nuova. Ormai "diruta" venne destituita e adibita a Palazzo Municipale.

Risale infatti, al 18 Agosto 1838 l’iniziativa di trasformare l’antica Chiesa Matrice ,ormai cadente, in Palazzo Municipale, sede del Monte Frumentario e luogo di Guardia. Fu necessario qualche anno perché il progetto fosse realizzato infatti, nel 1867 veniva ancora  pagato il fitto di £51 per gli uffici comunali a Don Napoleone Tamburi. Bisognò aspettare il 1887 per avere,finalmente un bello e comodo Palazzo Municipale. Esso fu realizzato per volontà del Cavaliere Giovanni Damis che ricoprì la carica di sindaco di San Basile per 40 anni e fu una figura fondamentale per lo sviluppo del nostro paese.

Nel corso degli anni il Municipio ha subito varie ristrutturazioni e modifiche; l’ultimo restauro,in particolare, ha portato alla luce la volta dell’antica Chiesa Matrice (ufficio tecnico del comune) nonchè la presenza di un antico ossario.La torretta municipale con l'orologio a contrappesi fu realizzata nel 1914 per iniziativa del sindaco Quartarolo Domenico Alessandro.

Di fronte al Palazzo Municipale si trova la villa comunale, luogo di incontro e socializzazione.

L’idea di realizzare la villa venne al potestà provvisorio  dott. Iacchetta (1924-1927) egli voleva lasciare un impronta storica del suo passaggio a San Basile. Durante una riunione nel 1925 fu anche presentato mun progetto ma,alla fine, non fu realizzato per mancanza di fondi.

Il progetto della Villa Comunale fu ripreso dall’Avv. Davide Gramazio (potestà di San Basile dal 1927 al 1934)che, grazie all’amicizia con il Gerarca Fascista Michele Bianchi ottenne i fondi per realizzarla. Alla fine del 1931 iniziarono i lavori di costruzione. La vasca in graniglia di cemento fu realizzata dalla ditta “Granigliati e Marmi Grisolia & figli” di Castrovillari; i manufatti furono assemblati da un artigiano del luogo,Mastro Pasquale Anelo, che realizzò a mano libera le tre paperelle ornamentali all’interno della vasca. Sulla sommità furono realizzati tre fori per lo scarico in corrispondenza con la bocca di altrettante figure antropomorfe dalle quali veniva emessa l’acqua in eccesso. Sull’esterno furono incisi tre fasci littori

Nella primavera del 1932 la Villa Comunale fu inaugurata dal potestà Gramazio che provvide a dedicare al suo amico Michele Bianchi (deceduto nel 1930) la piazza circostante; fu benedetta dall’Arciprete Schirò.

Dopo la caduta del fascismo i fasci littori  furono eliminati e la piazza riprese la sua denominazione: Piazza Skanderbeg 

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